![]() |
Sabato 6 luglio e Sabato 13 luglio, all'interno del festival dei moti espressivi e teatrali di ARTINDIPENDENTI 2013, presso il CSOA EX-SNIA di Roma, ingresso ad offerta libera. E' una festa intelligente, coraggiosa e piena zeppa di cibo per l'anima, un trionfo di arti visive, installazioni lungimiranti e musica fino a tardi. Si mangia nella trattoria a km zero, e lo si fa con pochi euro. Questo l'indirizzo per saperne di più: artindipendenti.tumblr.com Questo il motivo per cui dovreste partecipare: “L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme, due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio” (I.C.) |
MANIFESTO PROGRAMMATICO DI FITZCARRALDO TEATRO Tutto è stato scritto, detto, letto, recitato, visto, raccontato e commentato. Il teatro ha margini di libertà, creatività e movimento solo entro confini nuovi. Il teatro non pu ò (aldilà del denaro impiegato) raggiungere l’irreale, l’invisibile, l’astratto della pittura o del cinema. Per questo il nostro teatro è quello “mai visto”, quello che lo spettatore crea da solo, immaginandolo, evocandolo attraverso i ricordi e le suggestioni, la riscoperta dei propri sensi e l'associazione di immagini e suoni; stimoli silenziosi e impercettibili che il contesto, creato dalla regia e dagli attori, fornisce. Come ciechi, i nostri spettatori vedono e vivono il loro personale teatro, riappropiandosi della propria identità di fruitori dell’arte, la quale, per definizione, rende visibile ci ò che non lo è. L’ ultima frontiera della libertà è l’onirico, il recupero e le nuove associazioni dei ricordi; è in questo territorio che ci m...
Commenti
Ginevra
Stefano