…hanno tolto la benda anche a me. Il mio viaggio è finito e come sempre ho la sensazione di aver dimenticato qualcosa. Non qualcosa di materiale, ma che comunque ha un peso e lo senti nella gola, come un nodo; e lo senti negli occhi, come se volessero tracimare nostalgia, come due bicchieri colmi. Poi ti giri, vedi la Sicilia tutta attorno a te che la trafiggi troppo velocemente e dentro la scatola con il volante, posizione non comoda per apprezzarla davvero. Eppure già basta per capire che cos’è che ti manca. Caotica e lenta, sporca e magnifica, sorprendente e trascurata, orgogliosa e tollerante, provinciale e internazionale, pigra e disponibile, tutto questo è la Sicilia, almeno la “mia” Sicilia, quella che ho attraversato, vissuto, conosciuto fin dentro casa, fino alle abitudini, ai rituali, alle dinamiche quotidiane. Palermo non può che essere il capoluogo di questa regione. E’ la sintesi metropolitana di tutto questo. Sorprendere i bambini adulti e gli adulti ancora bambini di