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L' A,B,C del nostro modo di vivere il teatro...

Agave,
Berenice,
Cecilia.
E il cerchio si chiude. Con Agave si entra nel "sentire" di Berenice, ma senza sentire parole, se non alla fine, quando si è invitati a riflettere sul nostro passato per comprendere meglio e davvero il nostro prossimo passo in avanti: "Berenice", appunto. Dove, in un viaggio tra passato, presente e futuro, ascoltiamo, cerchiamo e condividiamo, anche se per un attimo, i pensieri, i ricordi, le speranze e i progetti di una persona comune, come la sua esistenza, così simile a quella di tutti. Con "Cecilia" si esce dal labirinto della mente dove si  è entrati con "Agave", ma ancora una volta, la soluzione, l'uscita è una scelta privata, è frutto dei passi successivi che il pubblico farà proprio all'interno di quel labirinto. Come nella vita, gran parte del nostro futuro possiamo determinarlo con le nostre scelte, con le nostre svolte, con il coraggio di procedere anche dove tutto appare buio e senza via di uscita, magari affidandosi.
Grazie a tutti coloro che sono venuti a trovarci in teatro e hanno assemblato i pezzi del puzzle di Berenice (tra poco pubblicheremo i vostri commenti, che, per inciso, sono il più bel regalo che potevate farci), a voi, come sempre, il nostro grazie più sincero, in questo percorso siete stati dei magnifici compagni di viaggio. Vi aspettiamo con "Cecilia" per chiudere il cerchio, che si sa, una volta chiuso può girare da solo.

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