Ho
una manciata di idee, un sogno prepotente e una scatola ancora da aprire. Ho
ancora energia e continuo a credere che sia possibile cambiare la realtà, se
questa non piace e non la si sente propria.
Sprechiamo tempo a criticare ciò che altri fanno e a giudicare male ciò
che, altri ancora, non fanno, tralasciando sempre l’ipotesi che noi siamo
“l’altro che fa o non fa”. Basterebbe attivarsi, fare ciascuno il proprio, per
essere, almeno parzialmente, a posto con la coscienza di abitante del mondo,
smettendo di pontificare al vento parole che non possono che perdersi. Tutte le volte che mi trovo a raccontare
storie, a metterle in scena, inciampo sempre su uno stessa tema: come sarebbe
stata la mia vita se tutta una serie di piccoli e grandi dettagli non avessero
deviato il corso degli eventi fino a farle prendere questa strada. Quella che
percorro ora. Il caso è determinante e
questa vita vorrei poterla meritare. C’è chi è convinto di potersi salvare
scappando da una vita piena di macerie,
ingannato da una società fasulla, cinica e moralista, sempre pronta a
giudicare e violentare i sentimenti più puri; c’è chi per fuggire crea altre
realtà dove (con)vivere, altre figure, altre ombre, più dolci e invisibili con cui confrontarsi. Nei
miei lavori non scruto nessuno, al limite me stesso, non guardo il mondo
attraverso buchi di serrature, io sono semplicemente già lì, dentro
il labirinto, con loro, con le anime anonime, silenziose, proprio quelle che brillano
solo quando sono spente, quando sono fuori dal coro e che sono tante, troppe,
sono la maggioranza che nessuno ascolta, che nella realtà dei fatti è
tutt'altro che marginale, anzi, è il vero centro del mondo. E sono lì con
i miei collaboratori, presenze preziose oltre la benda, dove solo sensibilità
ed empatia muovono i nostri entusiasmi: a loro il mio grazie più profondo.
Nel nostro labirinto abitano anche le solitudini, il sentimento di rivalsa, i perdenti, l'amore, la follia, la sconfitta, il groviglio di una matassa di emozioni che non si sa più pronunciare… Fino ad un risultato che, anche se non è mai definitivo, è sempre la fusione inaspettata di una valanga di buone ragioni per viverlo.
Nel nostro labirinto abitano anche le solitudini, il sentimento di rivalsa, i perdenti, l'amore, la follia, la sconfitta, il groviglio di una matassa di emozioni che non si sa più pronunciare… Fino ad un risultato che, anche se non è mai definitivo, è sempre la fusione inaspettata di una valanga di buone ragioni per viverlo.
Il nostro
percorso sta girando per L’Isola e porta con sé tutto questo e apre a chiunque
abbia voglia di abitare un po’ con noi nel nostro spazio, per condividere
fantasia e dare un significato
alternativo alla vita quotidiana.
I
vostri commenti a fine spettacolo, congelati nei nostri diari, sono preziosi e
rappresentano, tanto sono veri e meravigliosi, un ulteriore spettacolo al
termine del nostro.
Continuiamo
a cercarvi, continuate a seguirci: ci troveremo nel labirinto dove, se lo
immagini, allora è vero ed esisterà.
Vi
aspettiamo ad Alghero, dal 20 al 24 Marzo 2019.
Un
abbraccio dei nostri,
Fitz
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