Va bene. Lo scrivo qui, una volta per tutte, e una volta per tutti. Rispondo in forma scritta alla costante domanda: "Ma non c'è un video, qualche fotografia, non si può vedere qualcosa? "......
Vedere. Vedere per credere. Vedere per sapere. Vedere per capire....
La risposta "tecnica" è : "No, non c'è materiale video, né foto ( alcune sì dai.., non molte, ma ci sono), né altre modalità di dare "una sbirciatina dietro le quinte".
E tutto questo non c'è perché Agave (come i nostri prossimi spettacoli) è un percorso sensoriale basato sull'idea della scoperta, della ricerca e, in definitiva, sulla preziosa possibilità di sorprendere. E non c'è sorpresa se già so; se già conosco; se "vedo" cosa c'è sotto la carta che avvolge il pacco-regalo....
Un'altra caratteristica del nostro modo di concepire e fare teatro è credere nell'altro, anche se sconosciuto e non visibile: Af-fidarsi. Ciecamente. E questo chiediamo a chi ci segue; a chi decide di venirci a trovare, a chi si unisce al nostro viaggio, convinti, come siamo, che "de-finire" la propria curiosità, o in qualche modo risolverla, vuol dire comunque limitarla e chiuderla, consapevolmente o meno, nella cornice dei preconcetti, annullando così le fragili sensazioni della scoperta e della sorpresa. Tutto qui.
Non chiederti come è fatta la persona che con un semplice abbraccio ti ha fatto stare così bene, chiediti come mai un singolo abbraccio può farlo.
Con affetto,
FitzCarraldo Teatro
Vedere. Vedere per credere. Vedere per sapere. Vedere per capire....
La risposta "tecnica" è : "No, non c'è materiale video, né foto ( alcune sì dai.., non molte, ma ci sono), né altre modalità di dare "una sbirciatina dietro le quinte".
E tutto questo non c'è perché Agave (come i nostri prossimi spettacoli) è un percorso sensoriale basato sull'idea della scoperta, della ricerca e, in definitiva, sulla preziosa possibilità di sorprendere. E non c'è sorpresa se già so; se già conosco; se "vedo" cosa c'è sotto la carta che avvolge il pacco-regalo....
Un'altra caratteristica del nostro modo di concepire e fare teatro è credere nell'altro, anche se sconosciuto e non visibile: Af-fidarsi. Ciecamente. E questo chiediamo a chi ci segue; a chi decide di venirci a trovare, a chi si unisce al nostro viaggio, convinti, come siamo, che "de-finire" la propria curiosità, o in qualche modo risolverla, vuol dire comunque limitarla e chiuderla, consapevolmente o meno, nella cornice dei preconcetti, annullando così le fragili sensazioni della scoperta e della sorpresa. Tutto qui.
Non chiederti come è fatta la persona che con un semplice abbraccio ti ha fatto stare così bene, chiediti come mai un singolo abbraccio può farlo.
Con affetto,
FitzCarraldo Teatro
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